Dott.ssa Diana Toso

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA

EMDR PRATICTIONER

 

IL DISAGIO PSICOLOGICO

 

Il disagio psicologico di una persona rischia a volte di essere sottovalutato o attribuito in maniera impropria alla volontà personale. Spesso la persona viene spronata dalle persone care  a “reagire”, a “pensare positivo”, consigli che, nonostante l’indiscutibile affetto e preoccupazione che racchiudono, possono fare sentire la persona non capita e sola ad affrontare il suo problema. Ci sono momenti della vita in cui ognuno di noi deve affrontare situazioni difficili e impreviste. Nella maggioranza dei casi l’eventuale sofferenza che ne deriva non richiede l’aiuto di un professionista; la persona può riuscire infatti a utilizzare le risorse personali e sociali di cui dispone per ristabilire una condizione di benessere psicologico. A volte però  le difficoltà sono realmente troppo impegnative rispetto alle proprie risorse e la situazione sembra prendere il sopravvento, lasciando la persona in un profondo stato di sofferenza e impotenza. E’ importante che la  richiesta di aiuto sia però frutto di una decisione soggettiva e consapevole. Ogni forzatura in questo senso rischia di essere controproducente; l’alleanza terapeutica si basa infatti su due premesse fondamentali: la scelta volontaria e la motivazione al trattamento. Per tale ragione il “momento giusto” in cui chiedere un sostegno non è definibile a priori ma è frutto di una personale elaborazione.Nonostante i luoghi comuni e i pregiudizi, il lavoro che una persona può fare insieme con uno psicologo non ha come presupposto una sofferenza psichica grave. Un percorso psicologico è utile anche per affrontare certi momenti in cui le difficoltà e la sofferenza sono troppo intense per riuscire a farcela da soli e si ha bisogno di un aiuto per essere nuovamente in grado di affrontare la nuova situazione e sviluppare un adattamento più funzionale. Il mio approccio teorico-metodologico si basa sul modello cognitivo comportamentale, che postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente. La terapia cognitivo comportamentale è una terapia strutturata, di breve durata (in genere gli interventi variano, in funzione del tipo di problema, dai tre ai dodici mesi) ed orientata al presente (volta a risolvere i problemi attuali). E’ finalizzata a modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i comportamenti disadattivi del paziente, producendo la riduzione e l’eliminazione del sintomo e apportando miglioramenti duraturi nel tempo.